Quanti anni hai?
immagine presa da internet
Inutile spendere molte parole su quanto mi abbia insegnato quest' esperienza, al di là di qualche momento non facile, che si è presentato, come del resto capita in tutte le cose della vita.
Colgo questa occasione, però, per dare adito ad una riflessione che mi portavo dentro già da lungo tempo, e che ora ho modo di espletare in maniera compiuta e maggiormente convinta.
L'inarrestabile scorrere degli anni potrà anche incanutire i nostri capelli, per quelli che ancora ce li hanno, farci sentire dolori alle ossa, o patimenti d' altro genere.... eppure mi appare ormai chiaro come l'invecchiare sia più una questione mentale che fisica, e per quanto banale questo possa apparire, non è di certo semplice che avvenga per i più.
E qui mi riferisco in particolar modo alla mia generazione: io, che giovane in un certo senso non lo sono mai stato, mi riscopro spesso più anziano degli "anziani" con cui ho a che fare tutti i giorni.
Qualche tempo fa ho scambiato due chiacchiere con un giovane di novant'anni: questo giovanotto ha il potere di emanare un'immane forza vitale, anche solo trascorrendoci assieme qualche minuto. E come lui ne conosco molti altri!
Certo, sarà anche una questione di carattere, ma la forza di individui di tal lega noi giovani d' oggi ce la possiamo amabilmente sognare.
La nostra abitudine alla "vita facile", il nostro finto, perenne movimento, non è che un' illusione, se paragonato alla potenza costruttiva di chi ha scalato l'esistenza come fosse l'Everest, ed ora se ne sta seduto sul ciglio della montagna a guardarci tentare, malamente, una scalata per la quale non siamo preparati. Invano tentano di allungare verso di noi le proprie mani per aiutarci... loro sono troppo in alto, e noi troppo lontani.
Ad ogni modo, è stato (ed è) per me un immenso privilegio poter conoscere queste persone, condividere con loro alcuni momenti, e perché no, tentare di aiutarli a mia volta.
Prima o poi ogni ramo si secca, e le sue foglie cadono inesorabilmente al suolo. Ma ci sono foglie da cui nasce un nuovo seme, che germoglierà forte e vigoroso.
Io ho avuto modo di vederle e sfiorarle quelle foglie, e spero di aver tratto anche solo un pizzico della loro linfa.
Quanti anni ha il ragazzetto che se ne sta seduto per ore davanti al suo iPhone? E l'anziano che si sforza ancora di andare in campagna, a respirare l'aria buona, a sentire il soffio dell'esistenza?
Io un'idea me la sono fatta, e anche se forse è diversa dalla vostra, sono felice di poter cogliere il paradosso di un mondo che vuole essere sempre più giovane, ma che a me pare sempre, inesorabilmente, tristemente, più vecchio.
