Ora che i toni si sono abbassati, che non se ne parla quasi più, mi sento di tirare giù due righe sulla questione "Premi Nobel per la letteratura 2016", come tutti sapete assegnato al cantautore Robert Allen Zimmerman.
C'è stato un marasma di polemiche su tale decisione, e ad oggi non ho ancora capito bene quale sia il motivo.
Dylan non è uno scrittore? Ma scherziamo?! Uno che nella sua ormai cinquantennale carriera ha scritto centinaia, forse migliaia di testi, libri e quant'altro, credo possa autorevolmente definirsi un autore, e più prolifico di molti altri suoi colleghi che si dedicano solo all'arte della penna! (O meglio, oggi tastiera!)
Ci sono scrittori contemporanei migliori di lui? Io non sono un grande lettore, e potrebbero essermi sfuggiti narratori talentuosi tanto quanto il nostro Bob, o più di lui. Ma al di là della questione del gusto personale (grazie al quale tutto in questo campo è arbitrario), lascio che siano le parole di Zimmerman a difendere la sua bravura, citando giusto qualche verso:
"Guardo il tuo mondo di persone e cose, i tuoi poveri, i contadini, le principesse e i re.
Ti ho scritto una canzone che parla del buffo mondo che abbiamo davanti.
Sembra ammalato, è affamato, stanco, dilaniato... sembra morto ma è appena nato." (Song to Woody).
"Quante strade deve percorrere un uomo
prima che tu possa definirlo un uomo?
E su quanti mari deve volare una colomba
prima di riposare sulla terraferma?
E quante volte devono fischiare le palle di cannone
prima di essere proibite per sempre?
La risposta, amico mio, ascoltala nel vento,
la risposta ascoltala nel vento." (Blowin'in the wind).
"..la mia stanchezza mi sorprendei miei piedi sono segnati
non ho nessuno da incontrare e le antiche strade vuote
troppo morte per sognare.
Portami in viaggio sulla tua nave magica ondeggiante,
i miei sensi sono denudati le mie mani non sentono la presa,
i piedi insensibili per camminare
aspettano soltanto che i tacchi
incomincino a vagare.
Sono pronto ad andare ovunque
sono pronto a svanire
nella parata di me stesso" (Mr. Tambourine man)
E su quanti mari deve volare una colomba
prima di riposare sulla terraferma?
E quante volte devono fischiare le palle di cannone
prima di essere proibite per sempre?
La risposta, amico mio, ascoltala nel vento,
la risposta ascoltala nel vento." (Blowin'in the wind).
"..la mia stanchezza mi sorprendei miei piedi sono segnati
non ho nessuno da incontrare e le antiche strade vuote
troppo morte per sognare.
Portami in viaggio sulla tua nave magica ondeggiante,
i miei sensi sono denudati le mie mani non sentono la presa,
i piedi insensibili per camminare
aspettano soltanto che i tacchi
incomincino a vagare.
Sono pronto ad andare ovunque
sono pronto a svanire
nella parata di me stesso" (Mr. Tambourine man)
Ho messo le prime tre che mi passavano per la testa, ma la lista sarebbe lunghissima. Ecco cos'era e cos'è ancora oggi Bob Dylan (scrive testi incantevoli tutt'ora, a settantacinque anni), un artista e un poeta, prima che un menestrello e cantautore.
Quindi, per favore, prima di vomitare sciocchezze su chi ha compartecipato a sdoganare la letteratura contemporanea, soprattutto rendendola fruibile anche alle grandi masse, ascoltatela un po' questa buona musica, queste intense parole.
E, rivolgendomi agli scrittori che si sono risentiti e hanno commentato sbigottiti la notizia ricevuta, smettetela di rosicare... e come direbbe il buon Robert "non criticare quello che non puoi capire!"
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