Non sono un esperto di cinema, ma credo di poter serenamente affermare d'aver visto un gran bel film ieri sera.
Si tratta di "In guerra per amore", di Pierfrancesco Diliberto (Pif).
Premetto che non sono un amante di gran parte del cinema contemporaneo italiano, e per lo più mi appassionano i film di fantasia, ma ieri sotto la "pressione" della mia saggia e dolce Chiaretta mi sono lasciato tentare da questo lungometraggio, e sono uscito dalla sala davvero felice di aver speso sette euro, e meno di due orette del mio tempo a guardare quest'opera sorprendente.
Senza svelare la trama, vi dico solo che la pellicola riesce a condensare in un'ora e quaranta di proiezione uno spaccato importantissimo della storia del nostro paese, in particolare dello sbarco americano in Sicilia durante la seconda guerra mondiale, e delle connessioni che ciò ha comportato con la rinascita e il rafforzamento della mafia, e dei suoi rapporti con la politica e lo Stato.
Il tutto raccontato in maniera oserei dire eterea, senza alcuna pesantezza, lasciando intatta la rilevanza e profondità del tema trattato. Per di più Diliberto riesce a farci morire dal ridere con i suoi personaggi stravaganti ma quantomai realistici, a tenerci attaccati allo schermo, con uno svolgimento della trama serrato e per nulla banale, e soprattutto riesce a farci riflettere, e a spiegare in un film tutto sommato "leggero" una parentesi storica che perdura ancora oggi, facendolo meglio di molti libri scolastici. Ecco, se fossi un insegnante di storia non perderei nemmeno un attimo, e porterei i miei allievi a guardare questo film, a prescindere dalla loro età, perché la narrazione è accessibile anche ai più piccoli.
Col sottofondo costante della storia d'amore, attraversando situazioni comiche e farsesche tipiche della migliore commedia italiana, "In guerra per amore" in realtà non è altro che un avvincente film storico, analitico e puntuale nel racconto dei fatti.
Concedete una chance a questo regista e a questo film, non ve ne pentirete!
