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martedì 1 settembre 2015

Il Molise che non esiste

Mentre gran parte della gente con cui parlo non fa altro che denigrare ,dopo profondi sospiri, la terra sulla quale poggia i piedi, mi rendo sempre più conto di quanto io sia stato fortunato a nascere in questo lembo di terra aspra e scoscesa.
No, non di certo per le opportunità economiche (pressochè nulle) che questo posto mi riserva.
Forse un giorno mi toccherà andar via per guadagnarmi di che vivere, e premetto che questo post non è rivolto a coloro che se ne sono andati per esigenze lavorative o familiari. Vi stimo per la vostra forza e il vostro coraggio. Ci vogliono entrambi per affrontare una nuova vita in un posto diverso e con persone diverse da quelle con cui si è cresciuti. E questo scritto non è rivolto nemmeno a coloro che hanno scelto deliberatamente uno stile di vita diverso, magari più "al centro del mondo". Ognuno ha i suoi punti di vista, ed il mio vale quanto quello degli altri.
Mi rivolgo alle persone che si scagliano contro questa regione nel senso fisico della parola, e non in quello politico e sociale. Salvo poi ritrovarli sempre qui a sdoganare le proprie lagne durante le ferie o le festività. Dico io, ma non ci tornate allora! Sembra che voi vi annoiate di continuo. Vi annoiate se c'è un concerto, se si mangia fuori, se c'è un convegno, se si fa due passi, se si sta al bar, se c'è il torneo di calcetto!
Se invece siete a Milano, Torino o Roma tutto d'un tratto non vi annoiate più. Certo, ci sono migliaia di posti bellisimi da vedere lì.... ma voi non li frequentate. Ci sono eventi culturali di tutt'altra portata... ah, non partecipate. Non so andrete in giro per musei, mostre, vedrete partite, frequenterete circoli culturali, incontrerete gente di ogni sorta ampliando le vostre vedute... Come? Ah, state solo con la vostra coinquilina che è anche lei di Roccapipirozzi, e poi mi sputate nel piatto dove avete mangiato per una vita e continuate a mangiarci tutt'ora!? Ma allora cos' è che fate a Milano che non possiate fare anche a Campobasso??
No, vabbè... Cioè fate shopping e andate in discoteca??!! E ci credo che vi annoiate. Non è il posto in cui state, siete voi che siete noiosi, noiosissimi.
Poi per quanto riguarda il lavoro, la vera piaga dell'attualità ed in particolare del nostro Molise.
Vogliamo dare la colpa ai paesini e alle colline se qui non c'è lavoro? O è forse colpa degli uomini e di una certa mentalità a mio parere miope e ultra-capitalista che concentra le opportunità lavorative solo nei centri agglomerati?
La verità è che non si è mai voluto valorizzare questo territorio, che certamente avrebbe bisogno di un modello di turismo del tutto differente da quello che è in atto in grandi centri culturali quali Roma ecc. Una forma di turismo estremamente più sostenibile e di "nicchia", che affiancata ad un ottimizzazione e rivalutazione della produzione eno-gastronomica, e quindi in prima istanza agraria, sono sicuro porterebbe la nostra piccola regione ad un radicale miglioramento delle condizioni attuali.
Ma i ragazzi se ne vanno, molti di quelli che restano parlano male della propria terra, e si limitano a blaterare vacue polemiche da bar senza fare in effetti nulla per cambiare lo stato attuale delle cose.
Io amo l'orizzonte che vedo dal mio balcone. Ne ho visti molti, ma nessuno è così bello. Quell'aria fresca, le campagne, le nostre montagne, il nostro cibo, le nostre tradizioni.
Scoprire il mondo è una cosa unica; viaggiare e fare esperienze è un passo cruciale nell'esistenza di un individuo. Ma mio nonno non si è mai mosso da qui, eppure è stato e rimarrà uno dei miei più grandi esempi di vita.
Infondo il mondo è un posto piccolo, se ci pensate bene. E non c'è bisogno di girarlo tutto per capire che ogni luogo ha i suoi pro e i suoi contro.
Anche io voglio vederlo questo mondo. Assaggiarlo, conoscerlo per bene. Ma dovunque andrò, casa mia rimarrà sempre questo piccolo paesino, con i suoi abitanti, alcuni invadenti ed invidiosi ma molti altri simpatici e di buon cuore.
Ebbene sì, amo anche il silenzio del paese e il suo volto malinconico quando ad ottobre è il periodo delle castagne e, facendo un giro in villa vedo pochi anziani parlare goliardicamente.
Amo assaporare un bicchiere di vino nostrano davanti ad un focolare con pochi amici. Amo sapere che quando metto il naso fuori dalla porta non mi aspetta una miscela di gas tossici e tubi di scarico ma un'aria tutto sommato ancora pulita. Amo i tempi morti di questo paese, perchè quando non si sa cosa fare bisogna inventarsi qualcosa.
Certo, quanti difetti, quante cose che non vanno. Se non fossi a trenta chilometri da Campobasso forse mi annoierei dopo un pò. Ma diavolo, la vita è anche noia, e nel caso qualcuno di voi non lo avesse ancora intuito l'eccesso d'inquietudine fisica e mentale porta alla noia a sua volta, ma una noia diversa e molto più pericolosa.
Come dite? Ah, a voi piace andare in disco tutte le sere, tuffarvi in mezzo alla "movida", strafarvi di cocktail e magari di qualche pastiglietta per poi finire in casa col primo che vi capita, che magari si approfitterà anche di voi, per poi risvegliarvi storditi alle 6 del pomeriggio, prendere un'aspirina e ricominciare tutto daccapo??! Non c'è problema, andate pure, io me ne sto qui ad annoiarmi sotto un cielo ricolmo di stelle scintillanti, a fare due chiacchiere con i miei pochi amici e con la mia ragazza, magari sorseggiando un buon vinello, nella speranza di rincontrarvi, così magari un giorno mi spiegherete cosa avete trovato di così speciale al di là di queste verdggianti alture, che non si celasse già nel profondo del vostro animo.

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