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lunedì 25 aprile 2016

"Running to stand still"


Prendo in prestito il titolo di un brano che ho sempre amato, per descrivere qualcosa di molto diverso: la situazione della società attuale.
Sì, perché la sensazione che ho, è proprio quella: "correre per restare fermi".
Squarciando il velo della superficialità che ci avvolge, mettendo da parte le poche buone cose che sono migliorate, ci si rende conto che la tanto decantata modernità in cui crediamo di vivere, non è altro che una forma più artificiosa e complessa dell'ingiustizia che ha sempre imperato nella società umana.
I deboli soffrono sempre di più, i poveri hanno sempre di meno. E che non ci si azzardi a dire la verità su questi temi, altrimenti si viene messi alla gogna!
L'ipocrisia regna sovrana in questo mondo dove il ritmo vitale è dettato unicamente dal profitto, senza  limiti morali ed etici.
Denuncio con forza questa deriva. Io sto dalla parte degli ultimi, e ne rivendico i diritti. Sto dalla parte di chi critica lo stato attuale delle cose, proponendo soluzioni fattive. Sto dalla parte di chi non ha paura di gridare al mondo la sua indignazione. Sto dalla parte di quelli che corrono per andare avanti, e non per restare fermi, come ci vorrebbero alcuni politici e lobbisti. Basta ipocrisie!


2 commenti:

  1. "la tanto decantata modernità in cui crediamo di vivere, non è altro che una forma più artificiosa e complessa dell'ingiustizia che ha sempre imperato nella società umana" Un credibile profeta assicurava che avremmo avuto per sempre con noi i poveri, poichè quest'ultimi vengono generati dall'egoismo umano che sarà sempre in noi e per sempre. Se invece di coniare false o forti monete coniugassimo socialmente una "salutare" valuta dal valore immenso, chiamata Solidarietà, staremmo bene tutti senza frizioni sociali o lotte interminabili e cruenti.

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