Che si sia credenti,
atei o agnostici, lo studio delle origini religiose e degli sviluppi spirituali
dei popoli susseguitisi nella storia è ancora una chiave di lettura
fondamentale per indagare sulla società attuale, e più nel dettaglio sull’individuo
moderno.
Piaccia o meno, la religione
ha esercitato per millenni, e in molti casi continua a farlo, un’influenza
primaria sulle norme di conduzione dell’esistenza umana; ciò in qualunque
ambito ove l’uomo si sia costituito una, seppur semplice, struttura
comunitaria.
Tentare di
approfondire le contingenti dinamiche d’approccio al reale, esulando dagli
aspetti e dai retaggi religiosi, equivale a tracciare una lettura parziale
delle cose.
Ovviamente la tematica
storico-spirituale è talmente ampia e complessa che fornirne un quadro completo
appare a dir poco arduo anche per i maggiori esperti della materia.
Lo scopo di questo
articolo, dunque, non vuole e non può essere quello di proporre un’accurata
analisi storiografica e culturale sulla portata che i diversi credi religiosi hanno
avuto nel dipanarsi dell’esperienza umana, ma piuttosto rappresenta il semplice
invito di un “curioso” a tentare, benché sommariamente, di intendere più a
fondo le origini della nostra e di altre società, e in ultima analisi di
conoscerci un po’ meglio.
Come risaputo, spesso il
confine tra religione e potere politico è stato labile, e ha caratterizzato
alcuni cruciali cardini delle strutture societarie e, in maggior misura rilevante,
ha influenzato le più intime convinzioni di milioni d’individui, sfociate a
loro volta nella elaborazione di principi e valori, talora di dogmi, che hanno
concorso alla strutturazione degli antichi e attuali sistemi collettivi.
Porsi in maniera
analitica allo “studio” del mondo moderno, non può che presupporre una
precedente ponderazione su tali temi. E se l’osservazione vuol essere davvero
completa, suggerisco di non soffermarsi alle sole tradizioni religiose occidentali,
ebraismo e cristianesimo su tutte, ma di cercare perlomeno di informarsi
riguardo alle nozioni fondamentali di altre confessioni di cui spesso ci
riempiamo la bocca (islam e induismo ad esempio), ma delle quali in realtà
conosciamo ben poco. Senza considerare, appunto, che sappiamo quasi nulla
finanche della religione di cui la maggior parte di noi si professano seguaci.
Certo occorrono molto
tempo e impegno, e non nascondo che alcune parti dei libri sacri nonché degli
approfondimenti storici, archeologici e letterari ad essi connessi possano manifestarsi
come anacronistici e pedanti all’occhio del lettore medio moderno.
Eppure basterà
staccarsi per un po’ da alcune delle nostre essenziali attività virtuali, o
dall’ultimo libro di Fabio Volo, per trovare la voglia e il tempo necessari.
Nessun commento:
Posta un commento