Avete presente quelle noiose e banali classifichine da scuola elementare o al massimo media?
Si, dico proprio quelle che lasciano il tempo che trovano, e che ne sono state fatte così tante che non si contano.
Ecco, questa è una di quelle classifiche. Perchè infondo dietro ogni uomo si cela il bambino che è stato, il giocherellone che si diverte a stilare la lista dei più forti.
E poi, diciamocela tutta... che palle parlare sempre e solo di cose serie!
Allora ecco una piccola personalissima scaletta dei miei "strimpellatori" preferiti... e se non siete d'accordo dite la vostra! D'altronde mi stupirei se fosse il contrario.
10- Keith Richards: Non poteva non esserci spazio per lui, il buon vecchio "mister riff". Un suono deciso e tagliente, una vita al limite, uno sguardo da pirata, e alcune delle intuizioni più azzeccate nella storia del rock, ne fanno un pilastro della chitarra in tutto il mondo, ancora oggi. Che dire...I can get no satisfaction!
9-The Edge: Pochi accordi, arpeggi a profusione, uso sconsiderato del delay. Scacco matto in tre mosse. Ecco a voi Mr The edge, l'architetto d'interni più famoso del rock. Dietro a quegli occhietti da timidone si nasconde un profeta del suono moderno.
8-David Gilmour: Si ok, non era la mente del gruppo, magari non era nemmeno tanto carismatico, ma che diavolo di suono esce fuori dalla sua strato??? Senza di lui ai Pink floyd sarebbe mancato quel pizzico di magia, quel suono proveniente.... dai meandri più remoti dell'universo.
7-Mark Knopfler: Il suo genio sta tutto nel tocco, e nel modo peculiare con cui pizzica le corde. Magari potreste trovarvi anche nel bel mezzo di un rave party, essere ubriachi di tutta quell'assurda fanfara...
ma permettetemi di dire... Mark vi fa barba e capelli con un solo secondo della sua estaiante musica!
6-Joe Satriani: Quando la tecnica e l'istinto vanno di pari passo, ecco che compare quest' omino occhialuto proveniente da marte. Un connubio irripetibile di bravura e talento.
5-Brian May: Bohemian rhapsody, Somebody to love, We will rock you, Tie your mother down, We are the champions, Innuendo, The show must go on, I Want it all, ecc, ecc, ecc... Devo aggiungere altro??
4-Eric Clapton: Che possa piacere o meno, Clapton è stato e rimane uno dei migliori chitarristi blues di sempre. Il suo stile è iconfondibile e ha fatto la storia.
3-Jimmy Page: "La tecnica non conta, io mi occupo di emozioni". Come dargli torto? Page è l'esempio lampante di come la chitarra sia la regina incontrastata dell'hard rock; uno strepitoso session man, il chitarrista più frontman che sia mai esistito.
2- Eddie Van Halen: Avete presente il "tapping"? Avete presente una tecnica funambolica unita ad un furor inarrestabile? Bè, se questo vi sfugge correte ad ascoltare Eddie, il Michelangelo della chitarra elettrica!
1-Jimy Hendrix: Quando suoni con i denti, con una chitarra infuocata, dalla mattina alla sera ininterrottamente, quello non è più un lavoro, ma diviene uno stile di vita, una ragione di vita. Hendrix non è solo stato il pecursore di ogni stile chitarristico moderno, non ha semplicemente lasciato l'anima sulle sue corde e nelle sue canzoni; ha marchiato a vita il suo nome nella memoria di milioni e milioni di appassionati di musica. E ha vissuto fino all'ultimo con un solo grande desiderio... semplicemente quello di suonare.
Si, dico proprio quelle che lasciano il tempo che trovano, e che ne sono state fatte così tante che non si contano.
Ecco, questa è una di quelle classifiche. Perchè infondo dietro ogni uomo si cela il bambino che è stato, il giocherellone che si diverte a stilare la lista dei più forti.
E poi, diciamocela tutta... che palle parlare sempre e solo di cose serie!
Allora ecco una piccola personalissima scaletta dei miei "strimpellatori" preferiti... e se non siete d'accordo dite la vostra! D'altronde mi stupirei se fosse il contrario.
10- Keith Richards: Non poteva non esserci spazio per lui, il buon vecchio "mister riff". Un suono deciso e tagliente, una vita al limite, uno sguardo da pirata, e alcune delle intuizioni più azzeccate nella storia del rock, ne fanno un pilastro della chitarra in tutto il mondo, ancora oggi. Che dire...I can get no satisfaction!
9-The Edge: Pochi accordi, arpeggi a profusione, uso sconsiderato del delay. Scacco matto in tre mosse. Ecco a voi Mr The edge, l'architetto d'interni più famoso del rock. Dietro a quegli occhietti da timidone si nasconde un profeta del suono moderno.
8-David Gilmour: Si ok, non era la mente del gruppo, magari non era nemmeno tanto carismatico, ma che diavolo di suono esce fuori dalla sua strato??? Senza di lui ai Pink floyd sarebbe mancato quel pizzico di magia, quel suono proveniente.... dai meandri più remoti dell'universo.
7-Mark Knopfler: Il suo genio sta tutto nel tocco, e nel modo peculiare con cui pizzica le corde. Magari potreste trovarvi anche nel bel mezzo di un rave party, essere ubriachi di tutta quell'assurda fanfara...
ma permettetemi di dire... Mark vi fa barba e capelli con un solo secondo della sua estaiante musica!
6-Joe Satriani: Quando la tecnica e l'istinto vanno di pari passo, ecco che compare quest' omino occhialuto proveniente da marte. Un connubio irripetibile di bravura e talento.
5-Brian May: Bohemian rhapsody, Somebody to love, We will rock you, Tie your mother down, We are the champions, Innuendo, The show must go on, I Want it all, ecc, ecc, ecc... Devo aggiungere altro??
4-Eric Clapton: Che possa piacere o meno, Clapton è stato e rimane uno dei migliori chitarristi blues di sempre. Il suo stile è iconfondibile e ha fatto la storia.
3-Jimmy Page: "La tecnica non conta, io mi occupo di emozioni". Come dargli torto? Page è l'esempio lampante di come la chitarra sia la regina incontrastata dell'hard rock; uno strepitoso session man, il chitarrista più frontman che sia mai esistito.
2- Eddie Van Halen: Avete presente il "tapping"? Avete presente una tecnica funambolica unita ad un furor inarrestabile? Bè, se questo vi sfugge correte ad ascoltare Eddie, il Michelangelo della chitarra elettrica!
1-Jimy Hendrix: Quando suoni con i denti, con una chitarra infuocata, dalla mattina alla sera ininterrottamente, quello non è più un lavoro, ma diviene uno stile di vita, una ragione di vita. Hendrix non è solo stato il pecursore di ogni stile chitarristico moderno, non ha semplicemente lasciato l'anima sulle sue corde e nelle sue canzoni; ha marchiato a vita il suo nome nella memoria di milioni e milioni di appassionati di musica. E ha vissuto fino all'ultimo con un solo grande desiderio... semplicemente quello di suonare.
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